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Le nuove annate della Tenuta di Canneto

Tempo di imbottigliamento per la cantina toscana che si prepara all’ultimo passaggio della produzione delle sue eccellenze enoiche

A febbraio è tempo di imbottigliare le nuove annate e anche la Tenuta di Canneto, azienda vinicola maremmana, si prepara a questo momento delicato e cruciale per i suoi vini che, custoditi nelle bottiglie, potranno raggiungere i più importanti mercati, gli eventi internazionali e infine le tavole per essere degustati e per essere abbinati a diverse specialità gastronomiche.

Dieci anni fa, la cantina della Tenuta di Canneto è diventata il fiore all’occhiello dell’azienda vinicola, costantemente aggiornata e con una linea di cernita delle uve, che permette di selezionare solo l’eccellenza della vigna per produrre solo vini di altissima qualità. Le vasche troncoconiche di piccola capacità sono dedicate alla fermentazione dei singoli lotti di Syrah e di Sangiovese. Segue l’affinazione in barriques che varia in base al vino e poi l’imbottigliamento a conclusione della lunga e paziente gestazione per ottenere solo i prodotti migliori.

Oggi nella Tenuta di Canneto c’è ancora aria di cambiamento: da una parte il cambio generazionale ha portato un’impronta tutta nuova in azienda, con il passaggio di testimone da padre a figlia, dall’altra la presenza di una nuova gamma di vini.

Un vino nato quasi per scherzo è il Lillatro Garbato, un blend di chardonnay, sauvignon blanc, viognier e vermentino. Si tratta di un bianco piacevole e delicato, un po’ atipico che stupisce ed incuriosisce caratteristiche di un bianco complesso, molto lungo e ben sapido, veramente un vino di carattere.

Un altro rosso rappresentativo della Tenuta di Canneto è il Santabarbara, taglio bordolese, un blend di merlot, cabernet sauvignon, franc e syrah che deriva da una selezione dei migliori vigneti aziendali e colpisce per la presenza e la potenza ma allo stesso tempo per la sua bevibilità.

Il Pietriccio si presenta come un vino molto più fresco ma complesso a livello gustativo. Un vino di base che però non è per nulla banale. 

Infine una delle punte di diamante della Tenuta di Canneto, il Pian di Contessa, Merlot in purezza. Questo vino annovera un anno in più di affinamento, quindi ora si può trovare in vendita l’annata 2017 e il prossimo anno la 2018. Si tratta di un’etichetta destinata a diventare sempre più importante sui mercati internazionali.